Descrizione
Questo tema tratta metodi e tecniche finalizzate alla determinazione di coordinate di punti rispetto a sistemi di riferimento geodetici e/o cartografici. Sono quindi compresi gli studi teorici, metodologici e applicativi riguardanti la geodesia operativa, la topografia, il campo di gravità, l’ondulazione del Geoide e il posizionamento di precisione per la realizzazione di reti planoaltimetriche, per la navigazione di precisione o per i rilievi in tempo reale. Il tema comprende inoltre tutti gli studi e le esperienze legate all’integrazione di tecniche e sensori finalizzati alla rappresentazione del territorio anche mediante veicoli per rilievi ad alto rendimento (Mobile Mapping Systems)
Parole chiave
Topografia, GNSS, Sistemi di Riferimento, Geoide, reti geodetiche, Reti per il posizionamento in tempo reale, Mobile Mapping System, Navigazione integrata
Descrizione
Nuove tecnologie e sensori (piattaforme, sensori di imaging e profilatori multispettrali, RADAR e LiDAR). Limiti operativi e tecnologici. Nuovi algoritmi di processamento dei dati: image matching e algoritmi di restituzione di nuvole di punti; modellazione e classificazione delle nuvole di punti; tecniche interferometriche da dati SAR; georeferenziazione automatica o semi-automatica di immagini. Applicativi software per il processamento metrico e tematico dei dati. Analisi comparative tra tecnologie e tecniche. Valutazioni economiche per il trasferimento tecnologico e suo rapporto con i benefici applicativi ottenuti e attesi. Nuovi sistemi di acquisizione, di posizionamento e navigazione di tipo commerciale installabili su veicoli aerei ultraleggeri e a pilotaggio remoto
Parole chiave
Sensori a basso costo, Sensori multispettrali, camere fotogrammetriche, sensori SAR, INSAR, LiDAR. Sistemi di monitoraggio prossimale (UAV,UAG), applicativi software, licenze, legislazione, servizi
Descrizione
Aspetti metodologici per il pre-processamento del dato fisico (modelli di trasferimento radiativo) e per l’estrazione di informazioni spettrali. Applicazioni quantitative per la stima di parametri biofisici delle superfici, basate su modelli funzionali che integrino indici spettrali derivati da dati remoti. Analisi di serie multi-temporali di indice spettrale per la descrizione delle dinamiche evolutive delle superfici, anche per la proposta di indicatori di cambiamento e monitoraggio ambientale. Metodi di classificazione innovativi di tipo spettrale e/o orientati agli oggetti. Integrazione di dati multi-sorgente con particolare attenzione alla fusione di immagini ottiche e radar e al loro rapporto con i dati di campo. Tecniche e risultati per il processamento tematico di dati LIDAR. Applicazioni termografiche da satellite, aereo e prossimali. Quantificazione dell’incertezza di misura spettrale e conseguenze operative
Parole chiave
Calibrazione delle immagini, dati multi-sorgente, integrazione ottico/radar, serie multitemporali, parametri bio-geo-fisici delle superfici, classificazione, segmentazione, termografia
Descrizione
L’esigenza di integrare basi di dati geo-spaziali provenienti da diverse fonti cresce sempre più, sia a livello nazionale (regioni, province e comuni) che europeo (INSPIRE). Tale integrazione riguarda in particolare lo scambio di dati, la gestione degli aggiornamenti, l’armonizzazione delle informazioni e la loro interoperabilità. Alla base di ciò, vi è quindi la necessità di definire e adottare metodologie, standard e infrastrutture di dati territoriali che che permettano la condivisione delle banche dati e la loro accessibilità in modo aperto nel rispetto degli aspetti di interoperabilità di dati e servizi web geografici
Parole chiave
Integrazione dati territoriali, standard, armonizzazione e interoperabilità dei dati spaziali e spazio-temporali, infrastrutture dati territoriali, Inspire e OGC-compliance, repertorio nazionale dati territoriali, ontologie digitali
Descrizione
La cartografia storica costituisce oggi un riconosciuto dispositivo strategico per la comprensione dei processi di territorializzazione (analisi diacronica del territorio) e degli assetti spaziali attuali (analisi sincronica), in tal modo configurando una sua duplice valenza che ne fa un bene patrimoniale dotato anche di significativi risvolti applicativi. Lo studio, possibilmente interdisciplinare, degli apparati cartografici del passato, infatti, assume un chiaro valore programmatico e progettuale nella interpretazione delle dinamiche evolutive dei paesaggi, nella gestione delle problematiche ambientali e nella pianificazione territoriale di destinazione delle aree, di tutela dell’heritage e di governo del rischio idro-geologico. Tale connotazione diagnostica dei cimeli cartografici alle varie scale di realizzazione non può, inoltre, oggi prescindere dall’uso delle tecnologie digitali e dai “processamenti” in ambiente GIS passando attraverso le opportune analisi cartometriche. La sessione intende accogliere sia interventi di carattere “storico-ricostruttivo” sulla storia ed evoluzione del pensiero cartografico, sia contributi di cartografia storica applicata alla gestione sostenibile dei territori contemporanei.
Parole chiave
Cartografia storica, pianificazione territoriale sostenibile, georeferenziazione delle carte storiche, analisi diacronica del territorio, storia della cartografia
Descrizione
Il paesaggio costituisce il volto del territorio, insieme realtà fisica e rappresentazione che ne facciamo, sintesi del patrimonio culturale tangibile e allo stesso tempo sua rappresentazione intangibile”” (Joan Nogué). In questa accezione, la Geomatica contribuisce a fornire metodi e strumenti per la mappatura e la conoscenza da un lato, la gestione, tutela e valorizzazione dall’altra.
L’analisi delle trasformazioni e l’intensità che segnano le traiettorie evolutive del paesaggio, legati a fenomeni socio-economici, quali ad esempio la frammentazione della maglia agraria, lo sprawl urbano e il conseguente aumento del consumo di suolo, o demografici, quali lo spopolamento delle aree marginali, necessitano infatti di strumenti di indagine appropriata, così come il censimento, il monitoraggio e la restituzione tridimensionale possono facilitare la resilienza del patrimonio culturale
Parole chiave
Paesaggio, consumo di suolo, beni culturali, pianificazione, tutela, fruizione sostenibile, dinamiche territoriali, resilienza, scenari
Descrizione
Oggetto della proposta sono l’approfondimento del rapporto tra gli strumenti offerti dalla geomatica e le esigenze di conoscenza, caratterizzazione, pianificazione e gestione dell’ambiente e del territorio. Il rilievo e il monitoraggio dei sistemi ambientali e le applicazioni di queste tecniche allo studio e al controllo dell’evoluzione degli ecosistemi, terrestri e marini, delle risorse naturali e della loro salvaguardia, saranno argomenti di privilegiato interesse, unitamente all’analisi delle produzioni agricole e forestali. In questa sessione troveranno inoltre spazio gli interventi relativi alla valutazione dei caratteri dell’ambiente e delle dinamiche legate ai cambiamenti climatici, alla qualità della vita e all’antropizzazione come possibile fonte di inquinamento, non trascurando lo studio dei processi di evoluzione del territorio e il monitoraggio delle dinamiche con le potenziali, o accertate, criticità
Parole chiave
Land cover: use & change, biodiversità ed ecosistemi naturali, desertificazione e global-change, inventari e mappe ambientali, qualità delle acque; produzioni agricole e forestali, agricoltura di precisione, inquinamento ambientale e cattura degli agenti inquinanti, epidemiologia, geo-medicina, modellistica ambientale, qualità della vita
Descrizione
La Geomatica rappresenta oggi un valido supporto per il monitoraggio ed il rilievo di manufatti di interesse tecnologico e culturale e per la descrizione del loro rapporto funzionale con il territorio circostante, in un’ottica di affiancamento nella modellazione e nell’analisi strutturale degli oggetti architettonici e dei contesti topografici, così come negli interventi di restauro e conservazione, nonché nella gestione dei beni culturali ed ambientali. La sessione propone quindi contributi che esplorino le modalità di rappresentare i manufatti e di contestualizzarli nell’ambito territoriale di riferimento tramite strumenti tradizionali e innovativi (simulazioni 3D, plastici, globi virtuali, rendering)
Parole chiave
Beni culturali, grandi strutture ed infrastrutture, rilievo, rappresentazione, archeologia, mappe del rischio, esplorazione virtuale e globi
Descrizione
Rientrano in questo tema gli studi e le esperienze condotte per la valutazione dei rischi connessi al comparto mare (costiero e profondo) e alle aree costiere, ai ghiacciai, agli eventi naturali potenzialmente o realmente catastrofici quali fronti di frana, cavità sotterranee, alluvioni, subsidenze e terremoti, inquinamento ambientale. Metodi di early warning e early impact legati alle disastri ambientali e valutazione dell’impatto post-evento anche mediante monitoraggio multitemporale di parametri ambientali (incendi boschivi, degradazione ambientale e stress idrici). Tecniche, metodi e strumenti per il rapid mapping 3D da piattaforma aerea e di tipo terrestre (strumentazione SLAM, camere 360°, tablet e smartphone). Contributo delle immagini telerilevate per il forcing della modellistica ambientale: valutazione scenari di inquinamento dell’aria e delle acque. Valutazione dei limiti di adottabilità di strumentazioni o metodologie di lavoro in riferimento all’accuratezza, portata ed applicabilità nelle diverse condizioni operative, nonché alla integrazione di strumentazioni e tecniche differenti. Sono altresì comprese in questo tema le esperienze pratiche condotte al fine di valutare l’applicabilità di ipotesi, standard, linee guida significative per l’originalità delle soluzioni adottate o per l’apporto che possono dare alla ricerca in questo settore
Parole chiave
Monitoraggio del Territorio, Rischio idrogeologico, early warning, early impact, rapid mapping, risk management, inquinamento, ambiente
Descrizione
La cartografia prodotta dal basso conta oggi una moltitudine di utenti. La grande disponibilità di open data e di software open source favorisce la produzione delle rappresentazioni che proliferano sui social e sul web solitamente avulse dalla tradizione delle norme di produzione cartografica (grafica, tecnica proiettiva, ecc.). Un fenomeno che contribuisce però a rafforzare il mondo della tradizione cartografica, anche se non solo di carta. Tra open source e big data, le nuove forme delle rappresentazioni territoriali stanno originando un modo nuovo di fare cartografia e di produrre mappe, a cui si deve un’implementazione della cultura di descrivere i fatti territoriali attraverso la rappresentazione su un supporto virtuale. Si vuole affrontare il tema della nuova cartografia, o delle nuove rappresentazioni, o delle nuove mappe, non come sterile, sia pure culturalmente raffinata, discussione accademica, ma come momento evolutivo di un processo che, immancabilmente, con la globalizzazione e con l’apporto di nuovi strumenti e di tecniche sempre più elaborate, ha fornito un nuovo status al prodotto della scienza più vecchio del mondo. Una nuova rivoluzione cartografica
Parole chiave
Neogeography; Volunteered Geographic Information; Collaborative Mapping; Partecipatory 3D Modelling (P3DM); Spatial Citizenship; Partecipatory GIS; wiki; web 2.0
Descrizione
Le informazioni geospaziali affrontano oggi sfide complesse che riguardano la creazione, l’archiviazione, la ricerca, la condivisione, la modellazione, l’analisi e la visualizzazione di dati e allo stesso tempo derivano dalla loro eterogeneità (strutturale, semantica, spaziale e temporale) e dalla varietà delle fonti, che vanno da quelle destrutturate del crowdsourcing, a quelle regolate da dispositivi normativi come le amministrazioni pubbliche coinvolte nel contesto delle politiche sui dati aperti. Nel contesto della Data Science, gli aspetti spazio-temporali sono fondamentali per elaborare, gestire ed estrarre i dati, per indicizzare e recuperare le informazioni nei diversi domini di competenza e infine per scoprire e visualizzare la conoscenza.
Delle categorie coinvolte, pubblica amministrazione, imprese e cittadini, si vogliono prendere in considerazione sia il punto di vista del tecnico impegnato nella modellazione, produzione gestione dei dati, sia quello dell’utente finale, che dal dato deve estrarre valore, conoscitivo o economico
Parole chiave
Database geo-spaziali, topografici e geografici, GIS, Open Data, modelli di dati, metadati spaziali, analisi spaziale, normativa, INSPIRE, Data Policy
Descrizione
Si vuole approfondire il ruolo che la cartografia prodotta dagli organi cartografici dello Stato e dalle altre amministrazioni pubbliche può fornire alla conoscenza e alla previsione delle dinamiche territoriali. Non trascurando il fatto che la loro storia, per quanto concerne l’IGM, l’IIM, il CIGA, il Servizio Geologico (confluito nell’ISPRA) e il Catasto (Agenzia delle Entrate) è già di per sé fonte di riflessione e di stimolo alla conoscenza e alla ricerca applicata, l’analisi della loro produzione e il confronto tra edizioni diverse è fondamentale per la conoscenza nell’evoluzione, inoltre, quantomeno recente, dei caratteri insediativi e del paesaggio. L’utilizzo del dato di base ufficiale, la reperibilità – attraverso i geoportali nazionali e regionali – l’ufficialità del dato rappresentato può certamente stimolare riflessioni e ricerche su e con questi documenti. L’esame di possibili nuovi approcci metodologici per la produzione, l’aggiornamento, la diffusione e l’utilizzo dello strumento cartografico e delle applicazioni digitali da esse derivate, anche come supporto alle tematizzazioni orientate metodologicamente e strutturalmente può essere ricoperto all’interno di queste tematiche
Parole chiave
Cartografia ufficiale, cartografia di base, amministrazione del territorio; catasto, demanio, anagrafe, tributi, integrazione dei sistemi
Descrizione
Le città intelligenti sono diventate negli ultimi anni il polo di attrazione per lo sviluppo e la diffusione di tecnologie abilitanti la produzione, gestione, analisi e condivisione di flussi di dati, in volume sempre crescente. Ai decisori politici, ai tecnici e ai cittadini stessi sono necessari strumenti in grado di interpretare la complessità dei sistemi urbani e allo stesso tempo di facilitare la proposta di soluzioni efficaci, in direzione necessariamente della sostenibilità sociale, economica, ambientale e con riguardo al benessere degli abitanti. La sessione vuole stimolare il dibattito sulle tecnologie e suoi modelli organizzativi con cui esse si integrano, senza trascurare i problemi legati alla sicurezza, alla riservatezza e alle metriche legate alla gestione, analisi e visualizzazione dei dati
Parole chiave
Smart cities, Big Data, Open Data, Open Government, Citizens as sensors, Dashboard
Descrizione
Il tema ha come oggetto, anche alla luce del ‘Codice degli Appalti” del 2016 e dei futuri sviluppi ed aggiornamenti, l’interconnessione della metodologia Building Information Modelling (BIM) con il settore della geomatica, con particolare riferimento agli aspetti di rilievo e restituzione finalizzati alla creazione di un modello BIM, all’opportuna importazione di dati spaziali anche geografici in modelli BIM, come ad esempio nuvole di punti provenienti da sensori e modalità di rilievo diverse, alle modalità di interconnessione fra GIS e BIM, alla modellazione BIM in settori specifici come quello dei beni culturali o della progettazione stradale per la gestione dell’informazione geometrico-spaziale e semantica nell’interro ciclo di vita di un manufatto edilizio
Parole chiave
Strumenti ed applicazioni per il rilievo e la restituzione in accordo alla metodologia BIM, modellazione geometrica e semantica per il BIM, interconnessione fra GIS e BIM, utilizzo di dati geo-topografici in BIM
Descrizione
Tecniche, potenzialità e limiti del telerilevamento da satellite, aereo, drone e terrestre (UAG, Unmanned Ground Vehicle) per applicazioni di agricoltura/selvicoltura di precisione; modelli per la stima di parametri bio-fisici e feno-fisiologici delle colture e delle foreste da indici spettrali; supporto ai bilanci irrigui ed alla gestione delle risorse idriche. Tecniche e applicazioni del posizionamento (GNSS) in agricoltura su sistemi di rilevamento (aerei e terrestri), distribuzione (aerei e terrestri a rateo variabile) e raccolta (mappatura delle rese). Visual odometry e navigazione basata su immagini per applicazioni agronomiche. Servizi all’utenza agricola e forestale basati su dati remoti: geoportali, geoservizi (WMS/WFS/WCS), loro integrazione e fruizione nei GIS
Parole chiave
Agricoltura e selvicoltura di precisione, GNSS, mappe di vigore e di prescrizione, bilanci idrici, trattamenti, UAV, UAG, visual odometry, servizi all’agricoltura
Descrizione
Ogni giorno ognuno di noi utilizza, in maniera più o meno consapevole, delle tecnologie a basso costo. Navigatori, smartphone, tablet, sistemi integrati, droni amatoriali terrestri e aerei sono tutti dispositivi che utilizzano sensori interni a basso costo e che possono rispondere a certe esigenze della Geomatica: GNSS, piattaforme inerziali (accelerometri, giroscopi, magnetometri), camere digitali, camere TOF, UWB.
Quali sono le reali potenzialità e limiti di utilizzo di questi strumenti ai fini della Geomatica?
La sessione proposta ha come obiettivo quello di capire i limiti (in termini di prestazioni, utilizzo, capacità, ecc) e le potenzialità (nuove campi di applicazione, prestazioni, possibili sviluppi tecnologici, etc.) di questi dispositivi
Parole chiave
Sensori a basso costo, GNSS, IMU, camere multi-spettrali, termocamere
Descrizione
Il tema ha come oggetto la gestione delle ‘infrastrutture critiche’, come definite a livello europeo dalla Direttiva 2008/114/CE (ECI, 2008) ed a livello nazionale dal Decreto Legislativo 11 aprile 2011, n. 61 (DL61, 2011), rispetto alla sicurezza del territorio (in particolare, di quello urbanizzato) a fronte degli attacchi compiuti dall’uomo (es. terrorismo, criminalità e tutte quelle azioni violente che sono i maggiori fattori di rischio per i cittadini). Assumendo come ‘position paper’ la presentazione di C. Iannucci “Interoperabilità̀ e sicurezza dei dati spaziali in INSPIRE” nella Conferenza ASITA 2016, che tratta la gestione dell’accesso all’informazione geo-spaziale in termini di norme ed obiettivi di condivisione orientata alla sicurezza, nel senso su citato, è di particolare interesse la presentazione di approcci, soluzioni e strumenti innovativi, basati su dati geo-spaziali, atti a prevenire e mitigare gli attacchi alla sicurezza dei cittadini e dei processi di governo del territorio, nonché a gestire il post-evento
Parole chiave
Common (Relevant) operational picture, situational awareness, resilienza dei Sistemi di infrastrutture critiche, strumenti ed applicazioni di geospatial intelligence, database geo-spaziali e strumenti di geomatica per la sicurezza, analisi del rischio territoriale, modelli geospaziali di simulazione di eventi critici, piani di sicurezza, gestione della sicurezza, realtà virtuale/aumentata e GI nel contesto delle IC
Descrizione
La crescente accessibilità alle banche dati istituzionali ed open rende disponibile all’urbanista un insieme di informazioni multi-livello e multi-settoriali, favorendo l’integrazione e la multidisciplinarietà tanto delle politiche gestionali che dell’analisi dei fenomeni urbani. In questo quadro la conoscenza rischia però di non avere limiti, di essere così dinamica da produrre paradossalmente incertezza, in quanto la rapidità con la quale si accumula e si modifica determina una potenziale incapacità descrittiva della città e del territorio. A più di dieci anni dalla giornata studio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, incentrata sull’allora emergente tematica dell’Urbanistica Digitale, si intende indagare il ruolo che ha assunto l’informazione geografica nella costruzione del Piano, e come i Big Data e le relative analitiche influenzeranno i processi di governo e gestione del territorio anche rispetto al paradigma della Smart City
Parole chiave
Strategie di pianificazione, trasformazioni urbane e territoriali, big data, urban dashboards, Internet of (Every)Things
Descrizione
I toponimi sono da sempre stati i riferimenti essenziali per lo spostamento delle persone sul territorio e la facile individuazione di luoghi, persone, attività di tipo diverso. La toponomastica è pertanto un aspetto importante della vita sociale che si avvale delle tecnologie GIS per la corretta archiviazione, gestione ed utilizzo dei dati che hanno natura essenzialmente geografica. Su tali dati è fondata parte della vita moderna per i più diversi aspetti come la mobilita, il commercio, la salute, lo svago, l’amministrazione del territorio, l’acquisizione e l’utilizzo di dati statistici tanto che l’informazione geografica di tipo toponomastico ha assunto anche un elevato valore commerciale e strategico. Questo tema pertanto intende sviluppare tutti gli aspetti di acquisizione, gestione, utilizzo e condivisione di dati geografici inerenti alla toponomastica e le relative applicazioni
Parole chiave
Toponimi ed altri dati geografici relativi alla denominazione ed individuazione dei luoghi, oggetti e persone sul territorio. Metodologie di acquisizione dati, utilizzo dei dati per aspetti statistici, commerciali, della mobilità ecc.
Descrizione
Le recenti esperienze di ricerca pura e applicata hanno fatto emergere sempre più l’esigenza dell’adozione di fonti toponimiche, che spesso costituiscono gli unici “indicatori” per la ricostruzione dei quadri ambientali ed antropici del passato, oltre ad essere beni culturali immateriali, conformemente alla dichiarazione dell’Unesco. I toponimi storici, esaminati singolarmente o in ottica reticolare, sono infatti veri e propri documenti che svolgono il ruolo di costituire e denotare il carattere identitario di un territorio, conservandone stratificazioni e caratteristiche anche in assenza di tracce materiali visibili. Essi quindi diventano strumenti utili per molteplici scopi: georeferenziazione degli oggetti geografici denominati, delimitazione di spazi regionali di varia scala, ricostruzione della gerarchia funzionale dei centri abitati, identificazione di aree potenzialmente a rischio, valorizzazione dell’identità culturale di aree più o meno vaste, marketing territoriale in ottica locale. Di qui l’importanza di recuperare e conservare il patrimonio toponimico originario, spesso a rischio di scomparsa quando le trasformazioni territoriali ne determinano la modifica o la sostituzione. Le fonti disponibili in tal senso sono molteplici: dalla “estrazione” dei singoli nomi dalla cartografia ai catasti; dalle fonti d’archivio ai testi letterari alla memoria orale collettiva
Parole chiave
Toponomastica, cartografia, identità, pianificazione